L’inverno Mediterraneo è finalmente iniziato. Le prime perturbazioni autunnali che avevano smosso le acque della penisola dando un primo accenno di risveglio, questa volta invece le mareggiate sono arrivate decise e prolungate su tutte le coste. Da nord a sud, da est ad ovest si è surfato condizioni di qualità. Come al solito dopo una lunga piatta, gli impegni lavorativi dipendenti dalle onde si sono accumulati e non ci hanno permesso di andare alla ricerca come facciamo di solito. Poco male ovviamente, ci siamo accontentati e abbiamo scucito qualche ottima session con gli amici di sempre vicino ai nostri quartier generali. L’intensità e la misura hanno permesso ai cacciatori più caparbi di gettarsi subito alla ricerca dell’onda giusta per O’Neill Ride of the Winter.
L’inizio tra Liguria e Toscana
Ad aprire le danze una piccola perturbazione con venti attivi ha offerto la possibilità di chiamare la gara del campionato italiano di longboard a Recco. Durante la seconda giornata di competizione la mareggiata si è fatta più consistente attivando diversi spot lungo tutta la costa tirrenica. Toscana e Liguria sono state le protagoniste di questa prima parte di swell, con la Sardegna che ovviamente ha goduto più di qualsiasi regione nonostante i disagi causati dal maltempo. Terminato il Blackwave Longboard Classic siamo scesi in Versilia dove le previsioni sembravano poter regalare un paio di giorni di surf non eccezionali ma discreti.
Tra uno spaghettino di pesce ed una birra in compagnia, ci siamo mossi sull’asse Viareggio-Carrara alla ricerca dello spot giusto. Scelta sempre difficile e con venti costanti che non aiutavano abbiamo comunque rosicchiato altre due session, una con onde che caratterizzano lo spirito di sacrificio e di amore verso il mare del surfista medio italiano, l’altra che dopo la delusione mattutina ci ha premiato con un tramonto col mare liscio.
Con l’affievolirsi della prima parte di mareggiata che l’Inverno Mediterraneo ci ha concesso di surfare ci siamo spostati verso sud durante la giornata di Sabato. Le previsioni non hanno confermato le aspettative (come accade quasi sempre del resto) ma ci siamo comunque ritagliati una bella mattinata di surf andando a scovare l’onda giusta, adatta soprattutto alle necessità dei vari Matteo Fabbri, Filippo Marullo, Alessandro Demartini e Camilla Michetti, la banda di stilosi frequentatori della tavola lunga. A volte basta mezzo metro liscio che “scarrella” per portare a casa la session.
Il cuore della swell: un’onda di 268 metri in Adriatico e poi Banzai
Dopo una breve pausa dettata dall’ingresso di forti venti di terra, in Versilia l’Inverno Mediterraneo ha mostrato di nuovo i denti dandoci la possibilità di surfare per un paio di giorni. La qualità però è stata piuttosto scarsa, nonostante i presupposti di inizio settimana promettessero molto bene, la direzione della swell ha cambiato completamente i programmi sulla costa nord-tirrenica.
L’attenzione si è spostata momentaneamente sulla costa adriatica. Leo si è diretto sul lato est con qualche amico scovando delle onde di qualità oceanica. Il suo Apple Watch ha registrato tutte le onde surfate, la più lunga gli ha permesso di percorrere 268 metri, ovvero 33 secondi in sella alla tavola. Dopo una session infinita di 4 ore, sfinito fisicamente e con la testa che gli scoppiava per la contentezza, ci siamo dati appuntamento a Banzai dove ho scattato per la prima volta in vita mia. Obbligati a Roma per impegni lavorativi, questa volta ci siamo persi le ottime onde liguri che hanno regalato spettacolo tra Varazze e Levanto. Ero comunque entusiasta di essere finalmente lì, a Santa Marinella, per vedere dal mirino del mio obiettivo quest’onda storica di cui Leo e Roby mi hanno sempre parlato.
Sull’onda di casa ho potuto osservare in azione i due giovani talenti della nazionale italiana juniores Rufo Baita e Michele Scoppa. Di ritorno da un allenamento intenso con il generale Yann Martin in Marocco, hanno dato chiara prova delle loro abilità. Ottime onde sfruttate al massimo dai local di Banzai e prestazione da 8 in pagella anche per il buon Leologico, che dimostra di conoscere a memoria le sezioni del point laziale. Una giornata piena, entrati in acqua con il buio dell’alba abbiamo goduto fino al buio del tramonto. Tre session condite dall’ottimo vino Sangiovese e dalla piadina con salamella gentilmente offerta da Cece di Sequoia Surfboards.
Titoli di coda in Versilia
Con la mareggiata che spingeva potente verso nord, c’era ancora una giornata da sfruttare. Tra l’indecisione di salire verso la Liguria o rimanere a casa in Versilia, alla fine la possibilità di godersi in compagnia degli amici di sempre una session al pontile di Forte dei Marmi ha prevalso sulla fatica di prendere la macchina e muoversi. Decisione che ci ha ampiamente premiato. Insieme ad Andreas, il graphic designer di Tuttologic Surf e Surfsuit.co, mi sono goduto una session al tramonto poco affollata, ricca di onde e in una cornice bellissima di luci e colori che soltanto la combo Alpi Apuane più Pontile può offrire. Dieci giorni di onde che sicuramente ci hanno tolto un po’ di ruggine di dosso ma che hanno alimentato ancora di più la fame di surf che ogni surfista italiano nutre dentro di sé. All’orizzonte qualcosa sembra muoversi verso sud. Andrete alla caccia di onde? L’Inverno Mediterraneo è appena iniziato, speriamo che continui a regalarci settimane così.