Diciamocela tutta: l’Italia non è un paese per tavolettari. È un discorso dettato dai limiti naturali di un mare che su 365 giorni l’anno ne regalerà mediamente 130 (?) da long, 80 forse 90 (?) in proporzione da tavoletta. Tolta qualche rarissima e forse irripetibile eccezione (ehm ehm, Leo Fioravanti), i nostri longboarder sono mediamente più forti e competitivi anche a livello internazionale. Nonostante ciò, i ragazzi intenzionati ad investire in una carriera nella disciplina classica si contano sulle dita di una mano. Metti Mattia Maiorca, Giulia Pala, Edoardo Cartoni, Stella Lauro e Filippo Marullo ad esempio, la nuova generazione che si presenterà agguerrita e compatta agli Assoluti di Longboard 2021 di Recco, co-organizzati da Blackwave e Tuttologic Surf.
Visto che siamo al giro di boa di novembre (il waiting period si esaurisce il 30), per movimentare un po’ l’avvicinamento alla gara abbiamo pensato di stilare una classifica dei nostri favoriti. È stato veramente difficile scegliere, si sono iscritti praticamente tutti, la crème de la crème del longboard italiano. Più che un Assoluto assisteremo ad un All-Star Game. Tra gli uomini vediamo un gruppetto di testa con 8/10 surfisti che se chiudi gli occhi e punti il dito, comunque vada ne peschi uno con ottime chance di vittoria.

I pronostici sono fatti per essere smentiti, questo è notorio. Ma noi la mettiamo comunque lì, la nostra simbolica monetina, giocandoci la schedina sui campioni italiani di surf per la specialità longboard, categoria uomini e donne (articolo fuori presto), stagione 2021.
Attenti a quei 3: gli esclusi di lusso
Prima di partire, dateci la possibilità di spararci qualche cartuccia di conciliazione con delle menzioni d’onore. Perché tanto lo sappiamo già: qualcuno ci rimarrà male. Anche se è un gioco, anche se ci conosciamo tutti. Ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto? Ma che ci importa, siamo qui (NOI) per scherzare e fare del cinema, quindi l’atteso rientrante Marco Boscaglia, l’altro campione italiano Fabrizio “Bicio” Gabrielli ed il super-local Davide Onorato rimarranno di un soffio fuori dalla nostra top 5. Degli oltre 30 atleti in gara, terremo d’occhio questo terzetto pronti a farci sbugiardare.
Top 5 uomini

5° Renato Carta
(foto: @silviakhachatourian)
Partiamo con il jolly, la Carta matta del mazzo: Renato Carta. Uno dei principi con cui abbiamo provato a stilare questa classifica è che i surfisti goofy partiranno con un handicap perché Recco è principalmente una destra e corta e mono-sezione. La foto che abbiamo scelto per presentarvi Renato dimostra che dei bei punteggi potrà costruirli anche dando la schiena all’onda, soprattutto perché ha diverse armi nel suo repertorio di longboarder completo. Classico e moderno, leggero oppure aggressivo: forse metterlo fuori dal podio è un rischio, ma intanto noi l’atleta di Bulli Surf Club in top 5 ce l’abbiamo messo. Speriamo non ci rinchiuda nel bagno degli spogliatoi, ma che si limiti a “bullizzare” in acqua i suoi avversari.

(foto: @brandoppacitto)
Surfa con tavole shapate da Matteo Fabbri, è istruttore Blackwave, è conterraneo di Ponzanelli, da cui a settembre durante il Generazioni Tour ha ricevuto un’investitura documentata in favore di microfono. L’avete visto spaccare in tavoletta durante On the Hunt – Maldive di Roby D’Amico, poi scivolare sul longboard nell’edit sull’estate francese messo insieme da Brando Pacitto. Filippo Marullo è ovunque e non sembra soffrire le luci della ribalta, piuttosto ci sguazza. Il Golden Boy della nuova generazione di longboarder è cresciuto molto negli ultimi 2 anni di pandemia, un tempo di restrizioni che ha sfruttato per dedicarsi all’arte della tavola lunga. A fronte anche di qualche incursione fortunata sul circuito europeo, Pippo ha il talento e la testa per giocarsela alla pari con i più esperti e navigati colleghi di gara.

(foto: @thomson_photo)
L’allievo Marullo, il maestro Fabbri. Matteo viene da un ottobre atipico in Francia, con poche swell e condizioni sempre intorno al metro. Ha fatto tanto longboard, si è rimesso in tiro dopo la solita estate di caldo e fatica tra gli ombrelloni del Bagno Marco 95, attività di famiglia sulla spiaggia di Riccione. Sapete che con Matteo abbiamo un canale diretto e parlando di Recco ha detto senza giri di parole: “Quell’onda è una bastarda. La selezione dei pochi set che arrivano in una heat con altre 3 persone varrà almeno il 50% del risultato”. Poi ha aggiunto, commentando la nostra iniziativa: “Io non so come facciate perché vedo almeno 10 persone in grado di vincere. Dipenderà tanto anche dal mare, ogni condizione avrebbe un suo favorito. Sarà dura”. Questa potevamo anche non riportarla ma nel dubbio, meglio pararsi il culo. L’ha detto lui eh, abbiamo le registrazioni!

(foto: @silvia_cabella_fotografie)
Campione italiano in carica, 22 anni, Mattia Maiorca è un talento naturale venuto fuori dalla cantera sarda. Saremmo davvero curiosi di vederlo competere in competizioni internazionali perché la traiettoria di carriera per uno come Mattia deve puntare a palcoscenici importanti, come le grandi classiche open che si tengono in Europa, Australia o California. A Recco potrebbe trovarsi in difficoltà soltanto con mare attivo ed ancora incasinato, abituato com’è alla perfezione della costa ovest della Sardegna. Un aspetto su cui Mattia punta molto, in linea con il trend portato avanti dalle nuove generazioni, è la preparazione fisica: studia farmacia all’università con la prospettiva di spostarsi presto a medicina, segue una precisa routine che abbina esercizi di potenziamento a lavori di mobilità. Siamo pronti a scommettere su di lui, può confermarsi campione.

(foto: @filippomaffei)
Non sempre Alessandro Ponzanelli partecipa alle gare. A settembre nella tappa versiliese del Generazioni Tour aveva confermato di essere in “pausa di riflessione” dal surf competitivo. In qualche modo ha cambiato idea, perché come diceva la nonna “solo gli sciocchi non rivedono le proprie posizioni”. Grazie nonna per averci insegnato la saggezza, grazie Ponza per aver deciso di venire a Recco. Non è propriamente la sua onda: corta, tendente al closeout quando c’è misura, a tratti monotona. Per questi motivi valorizzare la destra di Recco richiede tecnica e controllo, caratteristiche in cui Ponzanelli eccelle. Non metterlo nei top 5 sarebbe stata lesa maestà, posizionarlo addirittura 1° forse è rischioso perché dietro spingono ma abbiamo optato per una scelta romantica. Romantica? Facile, paracula direte. D’altronde ragazzi la monetina che abbiamo scommesso è pur nostra e la rivogliamo indietro con tutti gli interessi.
Il freesurf è un’altra cosa, ma l’esperienza come insegna Joel Tudor campione del mondo a 45 anni nel longboard conta, eccome se conta.
Ci vediamo a Recco!