C’eravamo lasciati dopo Bells Beach con la qualificazione alla seconda parte di stagione ancora matematicamente possibile, ma fortemente compromessa. Leonardo Fioravanti non ce l’ha fatta: eliminato a metà anno, fuori dopo Margaret River, deluso di sé e sconsolato. Ma questa è storia vecchia.
Ha voltato pagina subito Leo, senza piangersi addosso: dalla costa ovest dell’Australia è volato in Gold Coast, sede della prima tappa stagionale delle Challenger Series, il circuito che permette ai primi 10 del ranking di accedere al Championship Tour. Onde super, concorrenza agguerrita, tanti volti nuovi che ci hanno ricordato ancora una volta quanto il livello generale si sia alzato negli ultimi anni. Emiliano Cataldi, buon amico di Leo e surfista di grande esperienza, mi diceva nell’ultimo podcast: “Chiunque sia oggi nei top 100 avrebbe potuto battere Kelly nel periodo in cui vinceva tutto”. Affermazione audace ma veritiera.
Forti o no, Leonardo Fioravanti a Snapper Rocks se n’è messi dietro un bel po’ ed ha concluso quinto. In quei giorni ho provato a scrivergli ma era totalmente concentrato sulle gare, lontano da social, interviste e distrazioni varie. Ho aspettato, godendomi con voi anche lo show di Manly, spiaggia di Sydney dove vinse nel 2020. Non ha bissato il successo ma è arrivato terzo, prendendosi la vetta del ranking delle Challenger Series. Adesso per chiudere il cerchio della cronaca Leo è a Durban, in Sud Africa, per il Ballito Pro. È nel round of 24 con una heat fattibile. Se dovesse passare un altro paio di turni sarebbe già con un piede e mezzo nel CT 2023.
La particolarità di questa nuova puntata di LEOnde del Tour è che 3 domande di 5 sono state selezionate tra quelle del pubblico. Grazie quindi per aver risposto come sempre entusiasti e desiderosi di partecipare alla discussione. 12 minuti di Leonardo che commenta le parole del vero Leonardo proprio qui sotto.