Il nuovo edit di John John Florence che racconta, con immagini d’archivio mai pubblicate prima, le due tappe del WSL che si disputarono in Europa nel 2017. Quell’anno si concluse con un biondo campione del mondo a dispetto di Gabriel Medina, con cui John aveva ingaggiato una battaglia all’ultima onda. L’atto decisivo in Pipeline, dicembre 2017. Un importante capitolo della storia di JJF, documentato da Leo Franceschini quando ancora scriveva per La Gazzetta dello Sport.
John John, il miglior creatore di contenuti nel mondo del surf
Quando tra le notifiche di YouTube vediamo spuntare la piccola bandierina rossa, siamo certi che ci sarà da gustarsi un video di qualità. Possiamo tranquillamente affermare che John John Florence sia il miglior creatore di contenuti nel mondo del surf. Perché dico questo? Vi abbiamo già mostrato un video di JJF in passato ma per rispondervi vorrei partire da lontano, da quando John John era appena entrato nel team Hurley dopo essersi messo in mostra nel mondo grazie ai suoi filmati sulle onde di casa. Tra i tanti, uno in particolare mi colpì molto: era il video realizzato da Desillusion, “The other John John”, dove il talento hawaiano veniva raccontato da un altro punto di vista. Grande appassionato di fotografia, soprattutto quella analogica, e amante delle cose semplici e minimali. In quel vecchio video viene fuori chiaramente tutto il carisma di JJF.

Proprio la passione per la fotografia e il minimalismo lo hanno fatto diventare insieme al suo innato talento per il surf, il miglior creatore di contenuti nel mondo del surf. Le sue clip sono sempre un passo avanti, immagini da paura e surf da infarto, impossibile guardarne una e non restare a bocca aperta. Perfezionista di natura, non inflaziona mai i suoi profili social con immagini di basso livello o marchette da strada, John John dovrebbe essere l’esempio da seguire, soprattutto per i più giovani.
La Storia
Creato da filmati inediti delle tappe europee del Tour della World Surf League 2017, il film di 20 minuti è stato girato durante la gara per il titolo mondiale con Gabriel Medina. John e il suo team hanno affermato di aver utilizzato un EPIC X Monochrome in prestito da Red Digital Cinema e di aver girato a infrarossi per catturare “infinite giornate in spiaggia in Francia e Portogallo”. È molto più di un film sul surf. E come siamo soliti aspettarci da John John, anche quest’uscita è un’opera d’arte. Il 2017 purtroppo è stato anche l’ultimo anno che abbiamo avuto il piacere di vedere John John Florence in Europa, un connubio reso impossibile negli anni avvenire da infortuni e pandemia. Speriamo di rivederlo presto, magari in vista della tappa portoghese che si terrà a marzo 2022.

La Tecnica
La particolarità che casca subito all’occhio è il metodo di ripresa utilizzato per girare questo film: l’infrarosso. Ma cos’è l’infrarosso? Provo a darvi una spiegazione semplice. I colori della luce visibile sono creati dalla radiazione elettromagnetica su una gamma di frequenze. In ordine di lunghezza d’onda decrescente, queste sensazioni sono tipicamente descritte come rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola.
Tuttavia, la luce visibile è solo un piccolo sottoinsieme di ciò che si riflette sugli oggetti di uso quotidiano. Appena oltre il viola si trova l’ultravioletto (UV), che è percepibile da alcuni uccelli e insetti, ed è tipicamente associato alla luce che causa scottature. All’altra estremità dello spettro, l’infrarosso (IR) si trova appena oltre il rosso ed è normalmente associato alla visione notturna e alla termografia.
Le fotocamere digitali sono in grado di registrare l’intero spettro da 300 a 1200 nm, ma farlo non produrrebbe immagini realistiche. I sensori digitali standard utilizzano quindi un filtro speciale per bloccare la maggior parte della luce al di fuori della gamma visibile. Tuttavia, molti hobbisti creano ancora immagini con la restante luce IR e UV utilizzando filtri per lenti che bloccano la luce visibile.
Questo ha il vantaggio di non dover modificare la fotocamera e invalidare la garanzia, ma richiede anche lunghe esposizioni proibitive, uindi l’approccio è limitato a fotografie fisse e sequenze timelapse. La vera cattura del movimento a infrarossi richiede una modifica speciale del sensore della fotocamera per sbloccare il suo pieno potenziale spettrale, ed è qui che entra in azione un gioiello tecnologico, la ferrari delle videocamere: la RED. Il resto lo fanno le immagini mozzafiato delle spiagge francesi e portoghesi e il surf di John John & Friends.