Leo Fioravanti è semplicemente il surfista migliore che l’Italia abbia mai avuto e l’8 Febbraio a Pipeline ha scritto un’altra pagina di storia del surf tricolore. Un secondo posto pazzesco, che va senza dubbio festeggiato: vedere l’Italia così in alto nel surf sarebbe come avere un atleta centrafricano sul podio in coppa del mondo di sci.
Uno come Leo non sarebbe mai dovuto nascere in una città a 40 chilometri dal Mar Mediterraneo, le probabilità che un surfista così forte potesse uscire dal nostro paese erano prossime allo zero. Eppure nonostante mille difficoltà, tra gravi infortuni e delusioni sportive, il numero 46 del Championship Tour ce l’ha fatta.
Inizia col botto una nuova stagione di LEOnde del Tour, il podcast che racconta la vita di Leonardo Fioravanti sul Championship Tour attraverso la sua voce.
“Non voglio un coach che mi dica cosa fare, preferisco avere un consigliere”
Di tutte le dichiarazioni che ho raccolto per il podcast, mi ha particolarmente colpito questa frase: “Per il mindset che ho adesso non penso di aver bisogno di un coach come era Dog (Richard Dog Marsh, ndr), che devo fare quello che dice lui. Voglio fare quello che credo sia giusto perché ormai ho tanta esperienza e so di cosa ho bisogno per fare risultati. Preferisco avere una persona com’è stato qui alle Hawaii Joel Centeio che mi dia supporto nelle scelte”.
Secondo me con questa presa di coscienza ha svoltato. Credo che lui abbia talmente tanta fiducia e convinzione nei propri mezzi da mal sopportare le imposizioni di un allenatore, nel bene o nel male deve seguire il suo istinto. Quindi un consigliere con un perimetro d’azione ben definito può essere la soluzione vincente per Leo.
La carriera di Leo Fioravanti in 80 secondi: un combattente che non ha mai mollato
Con un mini-video abbiamo provato a riassumere la sua carriera in 80 secondi. Dietro la vetta di ogni risultato positivo si nascondeva sempre una discesa nel vuoto, l’andamento della storia di Leonardo Fioravanti nel surf professionistico finora somiglia tanto al tipico percorso delle montagne russe. Vince il mondiale under 18 ISA, batte Kelly Slater all’esordio nella WSL e subito dopo finisce in ospedale con fratture multiple alla schiena. Carriera a rischio, dicevano, “chissà se e come tornerai”. Provate a ragionare con Leo se si fissa di poter fare qualcosa. Prego, fate pure. Purché abbiate tempo da perdere.
@tuttologicsurf Terza parte della storia di @leofioravanti, un vero combattente, che è stato in grado di rialzarsi anche dopo gravi infortuni e delusioni sportive 💪🏼 #leofioravanti #surfitaliano #surf #wsl #surfer #surfista ♬ Pieces (Solo Piano Version) – Danilo Stankovic
Oggi tutto il mondo guarda Leo Fioravanti e lo applaude. Per lavoro non perdiamo mai di vista il suo percorso: che vinca o che perda, l’applicazione e l’etica del lavoro di Leonardo sono impressionanti. Allora diciamo congratulazioni per tutti i giorni prima e dopo l’8 Febbraio 2023 in cui hai costruito un mattoncino alla volta le fondamenta di questo storico risultato. E non è finita qui.