È difficile star dietro a Francisco Porcella, un battitore libero come ne ho visti pochi. Mantenere un canale di comunicazione aperto con Francis è praticamente impossibile anche se poi quando lo incroci in qualche angolo del pianeta ti fa festa come se vi siate visti ieri. Vale lo stesso per persone che lo incontrano per la prima volta, ve lo posso confermare perché in più occasioni i miei amici sono diventati pure i suoi: da un’uscita casuale a Milano, Bali o Roma poi sono nati dei rapporti duraturi. Non ho detto assidui, ho detto duraturi. E sinceri.
Franny è cresciuto preoccupandosi solo del tempo presente, è la sua forza: vivere il momento oltre il 100% delle proprie possibilità, raggiungere quello stato di concentrazione profonda che ti permette di gestire situazioni ad alto rischio. Il big wave riding, il base jumping, windsurf e kite in condizioni estreme, cliff diving e chi più ne ha più ne metta. È difficile da spiegare, quindi presumo sia anche difficile da capire, ma dopo aver passato anni a seguire e raccontare Francisco, Roby o Leonardo mi sono fatto un’idea su ognuno di loro. Francisco Porcella è un buono, a volte lo è a tal punto da farsi aggirare da chi non avrà mai il suo talento fisico ma se la gioca in altri modi, meno appropriati ma comunque efficaci. Bisogna saper stare al mondo e certe volte per farlo non basta essere focalizzati sul momento presente.
Dove Francisco sa sicuramente stare e anche con una certa classe è sulle onde più pesanti che madre natura ha saputo creare: Mavericks, Cloudbreak, Teahupoo, Mullaghmore e Jaws. Essendo cresciuto a Maui con una banda di scoppiati, i ragazzi più radicali e sfrontati del ventunesimo secolo, Franny a Jaws è di casa ma soprattutto è stato tra i primi goofy a trovare una certa confidenza anche nelle giornate XXL. Per chi non lo sapesse, essere goofy a Jaws significa affrontarla di schiena, dare letteralmente le spalle ad un mostro marino che a confronto Lockness potrebbe sembrare il micino coccoloso che molti hanno in casa.
“Erano anni che provavo a fare un tubo in backside a Jaws, questo non è il primo che riesco a prendere ma uscendo le altre volte ero sempre stato mangiato, cadevo prima di uscire. Ho sbloccato il backside barrel a Jaws (ride, ndr)”. Con questa onda Francisco è stato inserito tra i 5 candidati per il “Ride of the Year”, il prestigioso premio che la WSL assegna per celebrare le surfate più pesanti dell’anno. Volgarmente detti gli “Oscar del Surf”, non valgono soltanto la gloria ed il riconoscimento della comunità mondiale, ma anche qualche soldino: “Sono 350k complessivi, equamente divisi tra uomini e donne, anche se le ragazze che partecipano sono molte meno. Il primo prende 50k, secondo e terzo a scendere. Il main sponsor è Red Bull e ci sono tanti loro atleti in finale, speriamo che non facciano favoritismi”.
Francisco Porcella comunque è positivo: “Sai 10 anni fa si vinceva questo premio per il solo merito di aver surfato una bomba in backside a Jaws, il 2 novembre del 2021 sono riuscito finalmente a portare a casa un tubo. Anche Billy Kemper quel giorno ha fatto un gran tubo ma già l’anno scorso è stato premiato per un’onda simile. Spero che stavolta tocchi a me”. Ricordiamo che nel 2017 Francis fu insignito del “Biggest Wave Award” per aver domato una montagna d’acqua a Nazaré. Vincere a Jaws, che per lui è casa quanto la Sardegna, avrebbe un altro gusto. Vincere soprattutto il “Ride of the Year” a cui si può partecipare soltanto remando un’onda, alle vecchie maniere. Per sapere se l’avrà spuntata dovremo aspettare il 7 Luglio, giorno in cui la WSL annuncerà i vincitori in diretta streaming dal proprio sito.
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