di Silvia Scarpa
Shaper. Di loro si sa tutto e niente, dispensatori di felicità scandita in piedi e pollici. Sembrano diversi ma in fondo non lo sono, o perlomeno non così tanto. A sentirli parlare dai poli opposti del mondo ci si sorprenderebbe nel notare quanto siano simili. Catturano i desideri di tutti noi sospiranti sognatori alla ricerca di quella giusta, quella perfetta. Che poi, esiste? Ci sono tavole da surf per tutti i gusti, di tutti i tipi. Le scegliamo perché rispecchiano quello che siamo. Ad ogni stile corrisponde una personalità, ad ogni personalità corrisponde il suo shaper. Abbiamo parlato con alcuni di loro con la missione di tracciarne un identikit. Fumose figure eremitiche che tengono fede a quell’immagine schiva e riservata. Estimatori della schiuma nostrana: sia essa poliuretanica, di risacca o dentro al bicchiere, purché schiuma sia. Li riconosci per quella inconfondibile scintilla dentro agli occhi. È sempre la stessa, ad ogni età, in qualunque parte del mondo si trovino. Ma chi sono veramente?
Anima Sarda
La nostra avventura comincia in una soleggiata mattina di Novembre con pochi chilometri d’auto che ci conducono nella costa sud dell’isola sarda. Abbiamo un nome, un volto, un indirizzo, tante domande ed una missione. Ad accettare per primo il nostro invito è Fisio, guru dello shaping made in Sardegna. Abbiamo studiato ed arriviamo all’incontro preparati. Giungiamo alle porte del suo laboratorio rispettando l’antico e tradizionale rituale esoterico richiesto dal contesto: bussiamo con i piedi, ma soltanto perché le mani le abbiamo impegnate da una cassa della più classica spumosa bionda isolana.
Sentiamo il chiavistello aprirsi e, di fronte a quel grosso portone di legno color noce, noi ci sentiamo entusiasti quanto Alì Babà davanti alla grotta magica. Fisio apre la porta sorridente: ha indosso la tuta, sta lavorando. Scopriremo ben presto che entrare nel suo laboratorio alla ricerca di uno shaper significa uscire dalla soglia della porta con un amico.
Nel mondo di Fisio
Tuttavia basta passare pochi minuti insieme a lui per notare che in un lampo il corridoio di casa sua può diventare il traffico di Bali. Il giorno in cui andiamo a trovarlo, aspetta Mark G, assistiamo alla chiamata compiaciuti. Freme per correre a surfare, ma ci dedica ancora del tempo prezioso di cui facciamo tesoro. Prima di lasciarci scopriamo infatti che c’è una filosofia dietro alle tavole di Fisio, che sono per la maggior parte appariscenti e dai colori sgargianti. Ha una smorfia divertita sulla faccia, sostiene che le sue tavole sono studiate per dare fastidio. Principalmente ai suoi amici, aggiunge: “Perché se ti droppo con una tavola fucsia ti incazzi di più!”.
Fisio è un gran chiacchierone, ha una miriade di dettagli tecnici da spiegarci ed è un generoso dispensatore di buoni consigli. Ritiene che il primo passo fondamentale durante lo shaping sia instaurare un feeling con la tavola, per questo motivo coinvolge i suoi clienti nella realizzazione. Fisio costruisce tavole customizzate di ogni genere, prevalentemente shortboard. Il suo modello di punta si chiama l’Uovetto, una tavola dal design irriverente, che il suo inventore definisce orgogliosamente “una shortboard vestita da tartaruga”. Fisio dedica allo shaping le sue notti, smessa il pane in poliuretano in un’atmosfera mistica e rilassata.
L’anima della festa
A pensarci bene in quel momento mi ricorda Big Z in Surf’s up (andiamo, so che la maggior parte di voi l’ha guardato, non mentite). Glielo faccio presente. Ride. Confessa di averlo visto anche lui. Fisio ha amici in ogni angolo dell’isola ed un grossissimo problema con la previsioni meteo: pare infatti che le sue sentinelle a volte fanno cilecca. Di fatti ogni volta che si solleva mezzo sbuffo, tutte giurano che le onde siano completamente epiche. Il nostro eroe quindi si mette in marcia verso lo spot, guida per ore e scopre spesso, suo malgrado, che il mare non è affatto epico. E allora viene il sospetto che forse i suoi informatori lo invoglino a raggiungerli in lineup perché è sempre un piacere avere affianco una persona dalla simpatia smoderata. Che le onde siano belle o brutte alla fine non importa, la degna conclusione di una session o di una chiacchierata in laboratorio è comunque una birra in compagnia. Insomma Fisio è l’amico shaper che tutti vorremmo. Grazie Fisio.