Ci risiamo: le tanto attese e criticate WSL Finals sono arrivate, la gara si svolgerà nel waiting period che va dall’8 al 16 Settembre. Cinque migliori uomini e le cinque migliori donne del tour sono pronte a sfidarsi in una gara ad eliminazione diretta per la conquista del titolo. Anche quest’anno la World Surf League ha deciso di movimentare le acque in vista dell’evento ribaltando completamente il parametro di votazione che i giudici dovranno tenere come riferimento per assegnare i punteggi agli atleti in gara.
Riassunto della stagione
Condizioni al limite e scelte discutibili sono state le prerogative di questa stagione. Il surf è quasi passato in secondo piano rispetto al circo mediatico che spesso si è generato intorno alla WSL. La ciliegina sulla torta l’ha messa proprio l’organizzazione che nel bel mezzo del Tour ha deciso di far fuori a bruciapelo il CEO Erik Logan, cogliendo tutti di sorpresa. A mettere un po’ di pepe alla corsa alle Finals ha contribuito una batteria di agguerriti concorrenti (incluso il nostro Leo Fioravanti), che fino all’ultima tappa di Tahiti hanno tenuto aperto il discorso qualificazione.
Prima della gara conclusiva della regular season in Polinesia infatti, soltanto 2 uomini e 2 donne avevano messo al sicuro il loro biglietto per Trestles. Tra caduti illustri, riconferme e sorprese dell’ultimo minuto le Finals, grazie anche a delle previsioni che stavolta sembrano sorridere alla WSL, potrebbero regalare delle emozioni.
Cosa cambia rispetto allo scorso anno?
Il format resta invariato. Si comincia con il quinto classificato che affronterà il quarto, il vincente sfiderà il terzo e così via fino ad arrivare all’incontro con il primo del tabellone. A quel punto vedremo una battaglia al meglio delle tre heat. Il primo che ne vince due si porta a casa il mondiale. Se vi sembra una scalata impossibile e pensate che il primo sia nettamente in vantaggio rispetto agli altri atleti in gara, avete ragione.
Ma attenzione, lo scorso anno Stephanie Gilmore ha vinto partendo dalla quinta posizione ed Italo Ferreira ha raggiunto la finale iniziando le Finals come numero 4 del ranking. Come vi abbiamo anticipato ad inizio articolo, mentre lo scorso anno i giudici premiavano il surf rail to rail, stavolta hanno annunciato di prediligere gli air e le manovre innovative. Sarà felice Italo che probabilmente con questo metro di giudizio sarebbe diventato campione nel 2022. Purtroppo per lui stavolta non è riuscito a raggiungere la top 5.
Chi sono i favoriti?
Partiamo dalle ragazze:
Le due surfiste più innovative e potenzialmente pericolose su un’onda come Trestles sono le giovanissime Caitlin Simmers, 17 anni e primo anno nel tour, e Molly Picklum, 20 anni e seconda partecipazione in carriera. Entrambe hanno sbalordito classificandosi rispettivamente quinta e quarta. Un duello dal quale chissà, potrebbe uscir fuori la mina vagante delle Finals. Ad attenderli al secondo round la solida Caroline Marks, seconda ed ultima americana in gara tra le donne. In California non è di casa ma conosce bene l’onda ed il suo surf potente potrebbe bastare per raggiungere il terzo round.
Qui incontrerà una sfortunatissima Tyler Wright che per soli 400 punti non è riuscita a strappare la testa della classifica a Carissa Moore. Senza farsi troppe illusioni, le due esperte surfiste e rivali sono le favorite e durante tutto l’anno hanno dimostrato un livello di surf superiore. Dopo l’incredibile scalata della scorsa stagione, Stephanie Gilmore resterà a guardare le compagne: l’australiana si è classificata sesta, ma con 8mila punti di distacco era ben lontana dal ripetersi. Stona invece l’ottava posizione della Webb che nelle due ultime edizioni è stata finalista.
E tra gli uomini?
Tra gli uomini spicca il miracoloso ritorno di Ethan Ewing che dopo un terribile incidente alla schiena a Tahiti (vertebre fratturate), è riuscito a recuperare e sembra in forma smagliante. Prima dell’annuncio della WSL di cambiare il metro di giudizio e dell’infortunio era uno dei seri candidati alla vittoria del titolo. In vista di un suo ipotetico forfait, si è discusso molto in avvicinamento alle Finals. I supporter di Gabriel Medina infatti chiedevano a gran voce che il 3 volte campione del mondo brasiliano potesse subentrare a Ewing, nessuno credeva che Ethan avrebbe potuto gareggiare. Onore alla WSL che stavolta ha avuto ragione nel non assegnare il suo slot al sesto classificato.
Ethan partirà terzo e troverà sulla sua strada uno tra Jack Robinson e Joao Chianca. L’australiano si è qualificato in extremis nonostante un infortunio che lo ha costretto a saltare una gara ed a concluderne una con anticipo. Vera bestia nera di Leo Fioravanti, ha vinto la prima e l’ultima tappa del Tour sulle due onde più difficili, Pipe e Teahupo’o, battendo proprio Leo rispettivamente in finale e semifinale. Joao invece ha vinto in Portogallo con una prestazione solida ma dopo una partenza sprint si è lasciato un po’ andare nelle ultime 5 gare.
Tra gli atleti in gara Chianca sicuramente è quello che sembra meno in forma. In seconda posizione c’è Griffin Colapinto, local di San Clemente, e nemmeno a dirlo il pubblico sarà tutto dalla sua parte. L’ultimo campione del mondo californiano è stato Tom Curren nel 1990, ben 34 anni fa, un’immensità se si pensa alla cultura e alla tradizione californiana nello sport del surf.
Il criterio di giudizio lo favorisce, è probabilmente il più innovativo in gara e con la spinta del pubblico potrà alzare ulteriormente l’asticella. In maglia gialla ad attendere tutti al varco c’è il campione in carica, Filipe Toledo. Lo scorso anno gli è stato rinfacciato di aver vinto un Tour poco competitivo e con onde poco consistenti, quest’anno ci avviciniamo alle Finals con lo spettro di Tahiti dove Filipe non ha brillato. Arriva alla resa dei conti però con 3 vittorie importanti su 10 gare totali. È l’uomo da battere? Per i numeri assolutamente sì.