Quando ho visto i SurfPunks sponsorizzati da Koa Smith tramite Stab ho rosicato. Pensavo da prima dell’estate scorsa a delle connessioni tra surf, crypto ed NFT. La prima versione dei SurfPunks è stata, secondo me, senza infamia né lode: delle semplici figurine pixelate (nello stile che va per la maggiore tra le collezioni NFT) vendute ad una media di quasi 3000$. Una follia.
Alla fine poi le persone dietro i SurfPunks hanno costruito un piano in corsa, facendo leva soprattutto sulla possibilità per i possessori degli NFT di partecipare a degli eventi esclusivi nelle wavepool americane: prima a Waco, poi addirittura (per un solo fortunato eletto ad estrazione) a Lemoore, nel Ranch di Kelly.
Nonostante fossero partiti senza annunciare un piano chiaro e preciso, ha comunque funzionato. Evidentemente al mondo esistono surfisti abituati a navigare nell’NFT space. Insieme ad un gruppo di amici surfisti, tutti con competenze differenti e complementari, ci siamo messi al lavoro su questa idea: l’NFT di Surf Devs Collective, fate pure SDC, garantirà al possessore delle opportunità nel mondo reale. Opportunità legate al surf ovviamente, sennò che ce ne fregherebbe?
La prima collezione metterà insieme surf e viaggi, un connubio perfetto e francamente direi anche facile: non possiamo sbagliare. Saranno 100 illustrazioni disegnate nello stile di Tuttologic Surf, quello che avete visto sulle magliette. 100 illustrazioni da 45 paesi con onde world class. Per saperne di più vi lascio ad un video in cui spiego “Surf the World”, la prima collezione NFT di Surf Devs Collective. Seguiranno altri tutorial, che pubblicheremo sul sito di SDC.