Le corporazioni delle arti e mestieri erano delle associazioni nate nel Medioevo per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale. Arti & Misteri ha l’intento di mettere in mostra l’arte ed il mestiere degli shaper italiani, tutelando contemporaneamente chi come noi sta dall’altra parte e si interroga sui misteri della scienza inesatta delle tavole da surf.
Dalle macchina da corsa allo shaping, Marcello Zani è un uomo di azione e velocità. Più meccanico che ingegnere, in Sequoia ha saputo portare il buono di entrambi gli approcci. Il saper fare artigiano continuamente messo alla prova da innovazioni dirompenti, per raccogliere le sfide di un mondo in continua evoluzione. A Sequoia va riconosciuto di esser venuta fuori dal nulla lanciando nel mercato italiano un prodotto diverso, costruito su concetti come innovazione, performance ed affidabilità dei materiali. Racconta nel podcast Marcello di aver avuto per un periodo iniziale la licenza per l’epoxy che adesso è in esclusiva di Lost, la tecnologia Light Speed. Sequoia prima che un gigante come Lost imponesse le sue regole aveva intuito il potenziale di quella tecnologia. Arrivi primo se cerchi, ti informi, studi e vai in giro. A proposito: per fare lo shaper devi mettere in conto un periodo di formazione all’estero. Australia e California in cima alla lista. Marcello è stato per un periodo a San Diego, come Matteo Fabbri a Santa Barbara.
Nell’intervista scoprirete di alcune regole controintuitive, che mineranno le vostre certezze su come dovrebbe essere ad esempio una tavola da onde piccole. A me ha scioccato scoprire che pensando al design di una tavola che funzionasse in Adriatico, Marcello ha pensato di aggiungere del rocker. Difficile da credere ma dopo la spiegazione capirete che esiste un motivo.
È piacevole anche sentir parlare del rapporto shaper-atleta, considerando che in fondo gli atleti sono sì preparati, ma difficilmente capita che abbiano messo le mani su un blocco di poliuretano. Soprattutto variano le sensibilità, i modi di esprimere un feeling, cambia lo stesso linguaggio che non è, meno che mai nel surf, un codice universale trascritto su un Dizionario.
Da Cesena all’Australia: Aloha, che a Byron Bay fa tavole dal 1978, ha scelto Sequoia come partner per aprire una nuova era. Nemo profeta in patria. Marcello ci pensa e un po’ lo sa, ma continua a lavorare perché la sua rivoluzione culturale attecchisca anche in Italia. Materiali performanti e forme sperimentali. Strane? Forse sì. Una stranezza su cui casca l’occhio, come le linee sexy di una supercar. E funziona: lo dice l’idrodinamica. È la scienza, bellezza!
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